CARONI 1997

Ce l'abbiamo fatta. Questo per celebrare la nostra festa barocca, la nostra comunità che non si è mai chiusa in se stessa, la squadra che gioca sempre in avanti.  La nostra orchestra, sempre aperta a nuovi talenti, ha individuato un nuovo grande solista. Ci arriva dal 1997 ed è un rum Caroni, uno degli ultimi. Conoscete tutti la storia, ovviamente. O meglio, ne avrete sentito parlare: la follia di un governo che smantella la propria distilleria, le botti smarrite ritrovate piene di un rum come pochissimi altri al mondo, capace di parlare a una nicchia di pochi eletti. Noi diciamo: preferiamo le leggende quando diventano realtà concrete. E così nel nostro Caroni rileviamo un'apertura di idrocarburi potente e un po' inquietante, ma subito dopo una dose più delicata di gomma e frutta nera. Poi caffè, legno di bosco e una buona dose di pepe nero. Una bocca vivace, molto più viva di ciò a cui il naso aveva dato preludio. C'è cioccolato al latte, cocco, datteri, mentolo.